Superbonus 110%
Cos'è?
Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le nostre abitazioni. Il meccanismo prevede che gli interventi possano essere svolti anche a costo zero per il cittadino!
La misura ha una durata limitata nel tempo.
L’incentivo consiste in una detrazione del 110% che si applica sulle spese sostenute dal 1° Luglio 2020 al 30 Giugno 2022 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022, in quattro quote annuali di pari importo.
Si potrà ristrutturare casa gratuitamente!
Questa misura crea un meccanismo virtuoso di mercato che offre benefici a tutti i soggetti coinvolti: il cittadino può ristrutturare casa gratuitamente, ridurre il costo delle bollette e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare; l’impresa può aumentare il proprio fatturato grazie al maggior volume di lavori; lo Stato può rendere più efficienti e più sicure le abitazioni e sostenere l’aumento dell’occupazione e del reddito.
Chi può richiedere la detrazione:
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i proprietari e nudi proprietari;
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i titolari di un diritto reale di godimento quali usufrutto, uso, abitazione o superficie;
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i locatari o comodatari (previo consenso del legittimo possessore);
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i familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile ristrutturato, a condizione che sostenga le spese e siano intestati a lui bonifici e fatture;
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il convivente more uxorio del proprietario dell’immobile anche in assenza di un contratto di comodato.
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alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata.
La spesa massima detraibile è riferita all’immobile, da dividere tra gli aventi diritto in base alla quota di spesa sostenuta.
Quali sono i suoi vantaggi:
In alternativa ad una detrazione d’imposta nella misura del 110% della spesa sostenuta è possibile optare per la cessione della detrazione relativa alle spese sostenute, oppure, in accordo con il fornitore, si può ottenere uno sconto in fattura di importo massimo pari alla spesa da sostenere, realizzando il lavoro a costo “zero”!
Se lo sconto verrà logicamente praticato dal fornitore, la cessione del credito potrà essere effettuata nei confronti di più tipologie di soggetti; altre persone fisiche, banche o finanziarie e nella misura pari alla detrazione massima riconosciuta.
Sia il fornitore che gli altri soggetti che ricevono la detrazione possono cederla a loro volta ad altri soggetti sempre sotto forma di credito d’imposta nei confronti dello Stato.
L’opzione può essere effettuata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori che, per il Superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo. Il primo stato di avanzamento, inoltre, deve riferirsi ad almeno il 30% e il secondo ad almeno il 60% dell’intervento medesimo.
Per accedere alla cessione del credito devi richiedere al CAF l’apposizione del visto di conformità che, in pratica, attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta per gli interventi realizzati, la spesa per il Visto di Conformità rientra nel monte delle spese agevolabili.
Nel caso del superbonus l’opzione per la cessione del credito oppure lo sconto deve essere trasmessa all’Agenzia delle entrate dal CAF che ha rilasciato il visto di conformità.
Per il 2020 e il 2021 la cessione del credito o lo sconto in fattura sono permessi anche sui seguenti lavori, svincolati dal superbonus:
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interventi di ristrutturazione edilizia;
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riqualificazione energetica;
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interventi antisismici;
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rifacimento delle facciate;
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installazione di impianti fotovoltaici;
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installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Di conseguenza, anche questa cessione deve esser comunicata tramite la modulistica predisposta dall’Agenzia delle Entrate.
Anche questa rappresenta un’importante novità, soprattutto per quei soggetti, cosiddetti “incapienti”, cioè coloro che hanno un irpef a debito in misura inferiore rispetto alla detrazione. Tale meccanismo che possiamo considerare indispensabile nel caso di superbonus, visti gli importi rilevanti in gioco ed il termine di 5 o 4 anni utile al loro utilizzo, viene opportunamente esteso anche alle altre pratiche di ristrutturazione o risparmio energetico.
Ad esempio, l’opzione della cessione del credito è l’unica scelta disponibile se percepisci solo redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva (ad esempio hai aderito al regime forfettario o percepisci solo redditi da cedolare secca sulle locazioni) oppure rientri nella no tax area e per questo sei incapiente cioè non hai un’imposta lorda da ridurre tramite l’utilizzo della detrazione.
La pratica relativa al 110% presenta notevoli complessità, per questo ti consigliamo di rivolgerti a noi al fine di avere informazioni utili ad istruire la pratica e poter valutare le giuste opportunità offerte dalla normativa di favore, che si ricorda ha una durata limitata.